Pedalando tra i ricordi

Sono fermi i pedali, dopo un vorticoso ruotare. Tu sei l’ombra dei miei pensieri. Adesso, tra polvere e pensieri, senza sosta hai viaggiato tra i miei ricordi. Cosa hai trovato? Cosa hai visto che Io (tu) non vedo? Adesso la bicicletta è ferma, i pedali sostano su questa balaustra di ferro battuto. Ferro battuto come il mio animo, “abbattuto”, abbandonato su questa inferriata composta dai miei giorni. Pedala l’animo verso strade sterrate. La polvere si alza in questo percorso lungo. Piovono gocce di rugiada dai rami di questa strada. Una strada che ho percorso insieme a te. Già. Proprio così. La bicicletta è ferma. Riposa dopo l’ennesima salita. Strade ripide ed irte che incontrano le ruote. Quanta fatica ad ogni pedalata, sotto il sole cocente o sotto la pioggia. Ad ogni colpo di pedala solo io e me. Sentendo il battito del cuore sempre più forte abbracciato al respiro sempre più lungo. Strade sterrate sul mio percorso, strade impolverate e piene di buche, che ad ogni pedalata rendono il tragitto sempre più pesante. Arrivo in cima, scorgo la discesa. Accaldato e sudato guardo verso la mia meta. E’ il momento di scendere giù. A velocità. Pedalo più forte. IL vent mi accompagna e l’aria mi spinge sempre più veloce. Si! E’ possibile! Si può abbracciare l’aria! Ed è magnifico quando fra i capelli le mani della Primavera ti scuotono i pensieri. La meta si avvicina e le ruote ululano di felicità. Sono solo. Col vento e con la strada da percorrere. Dentro di me. Un percorso che non conosco. Un percorso che affronto metro dopo metro. Pedalata dopo pedalata. Salita dopo salita. La fatica mi prende per mano quando i muscoli e le gambe mi dicono basta….ma non posso fermarmi adesso. La mia meta è vicina. Stringo i denti e faccio un ultimo sforzo. Urlo al cielo, contro questa catena che brucia di fatica. Adesso l’asfalto è lava. Bruciano le mani come pietre roventi. E poi arrivo. Con il fiatone. Mi volto indietro. La partenza è lontana. Guardo avanti. Il percorso non è finito. Davanti a me altra strada. Altre pedalate, vado avanti e nella mete i ricordi di chi ho lasciato alle spalle, di chi mi sono portato nell’anima e di chi ancora in me vive.
Papà, quanto vorrei dirti che vivi in me. Nelle giornate più tristi e in quelle più gioiose. Tra i ricordi ed i sospiri. Nell’aria della primavera e nei sorrisi della Natura. Il cielo è lo specchio della tua anima. Immensa come il tuo amore. Come il mio amore. Come il mare che si perde nel cielo. Rischiara il mio cammino. Abbracciami come l’aria ed accarezzami come pioggia sul viso.
Tu sei in me come io in te.
Metto il piede sul pedale. Riparto. Non sono solo. Ho sempre te.
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